[ “Chiamati per nome” ] Valutazione dei primi due episodi di “The Chosen” evitando spoilers

Il fenomeno “The Chosen” è costruito dal basso, con un budget irrisorio, se lo si confronta alle grandi produzioni internazionali su piattaforma streaming. È un dato non secondario che punta a dare maggior risalto alla storia “in relazione” dei personaggi, nel tentativo di osservare la loro vicenda in una dimensione messianica e catechetica.


Il primo episodio, non senza difficoltà, descrive la cornice culturale e politica dei personaggi principali, scavando nella storia di Simone e Andrea, Maria di Magdala e Matteo,Nicodemo, i rapporti di sudditanza/ostilità tra Giudei e Romani. La provincia è una polveriera sociale e religiosa, dato più volte rimarcato.

Tutti sembrano muoversi in attesa che qualcosa o qualcuno li conduca fuori dalla loro quotidianità. Tutti sono schiavi, della vita, della storia, del destino, delle promesse infrante. Tutti attendono di essere redenti.

Punto di Forza: la familiarizzazione con i personaggi avviene in modo quasi naturale; ci si aspetta il sermone e ci si stupisce dell’assenza di pretese.Buono il livello di storicizzazione dei personaggi.

Punto di Debolezza: le storie “originarie” dei personaggi protagonisti potrebbero non essere proprio sovrapponibili ai personaggi conosciuti nella tradizione cristiana, ma sono variabili che in una serie TV occorre “redimere”.

Voto complessivo: 7

Salvatore Paduano
salvatorepaduano82@gmail.com | + posts

Attualmente insegna IRC nelle scuole secondarie a Roma, collabora con l'equipe pastorale di Porto Santa Rufina per la formazione e la catechesi. Già baccelliere in teologia presso la PFTIM San Tommaso, ha approfondito gli studi di licenza in cristologia dogmatica. Dottore in Lettere e filologia moderna, è coautore di un saggio sul pensiero teologico e politico su Lutero, Calvino e Zwingl

Lascia un commento