[ Liberi per Legge o per Amore? ]


Liberi per Legge o per Amore?
Questa è la domanda che come vento leggero aleggia nel quinto e sesto episodio. E di libertà di sovrapporre filoni di riflessioni alternativi alle storie nei Vangeli, gli autori se ne son prese tante.

Se da un lato è apprezzabile il lavoro di ricerca della cornice storico-culturali del tempo, stona dall’altro il tentativo di proiettare quell’universo culturale, sociale e politico, continuamente al nostro, anche se l’intenzione è nobile: dimostrare che Gesù davvero, già solo come personaggio storico, ha abbattuto un muro di profondo maschilismo affidando alle donne le fondamenta del suo annuncio (che poi sia stato ripreso dal “maschio” successivamente è un altro capitolo).

Ecco, le donne sono nei primi episodi al centro del discorso anche se confabulano, preparano le strade ai mariti, criticano, esprimono il loro parere influenzando nel privato la vita dei coniugi. È il caso di Pietro, di Nicodemo, di Tommaso. Quest’ultimo addirittura associato al mercante responsabile del vino delle nozze di Cana. Simpatico siparietto che invito a gustare guardando l’episodio.

Scelta autoriale è anche di aver eliminato il brusco confronto di Gesù con sua madre. Si preferisce invece puntare sulla sua affabilità, empatia e ironia. Non è ancora chiaro se la libertà di guarire gli altri o fare miracoli sia per Gesù un imperativo morale genetico in lui o una libera volontà di agire seppur con gradualità (come ci insegna Marco).
Emergono quindi i limiti autoriali espressi nell’articolo introduttivo: se si vuol raccontare una storia la si racconti, se si vuol provare con la storia ad evangelizzare allora occorre inventare poco o si rischia grosso.
Punto di forza: familiarizzare con i personaggi resta il motivo principe per continuare a seguire il format.
Voto complessivo: 6.

Salvatore Paduano
salvatorepaduano82@gmail.com | + posts

Attualmente insegna IRC nelle scuole secondarie a Roma, collabora con l'equipe pastorale di Porto Santa Rufina per la formazione e la catechesi. Già baccelliere in teologia presso la PFTIM San Tommaso, ha approfondito gli studi di licenza in cristologia dogmatica. Dottore in Lettere e filologia moderna, è coautore di un saggio sul pensiero teologico e politico su Lutero, Calvino e Zwingl

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