A Skopje, il 26 Agosto 1910, nacque Gonxha Bojaxhiu, in una famiglia di cultura albanese, fortemente cattolica. Nel 1928 decise di intraprendere un percorso contemplativo, a Dublino, con le Suore di Nostra Signora di Loreto maturando il desiderio di aiutare tutti gli uomini.
Dopo il noviziato in India, ai piedi dell’Himalaya durante il quale si occupò di sostenere e soccorrere le bambine povere dei centri rurali, ottenne il diploma di professoressa. Alla pronuncia dei voti religiosi assunse il nome di Suor Teresa , in onore a Santa Teresa di Lisieux, e fu spedita a Calcutta per completare il ciclo di studi.
L’impatto con la realtà povera e disumana la sconvolse al punto da spingerla , con il permesso tardivo della Santa Sede, a vivere fuori dalla clausura, in comunione con le sofferenze della povera gente. Proprio in quelle strade polverose e lorde, rapidamente, nasce la figura di Madre Teresa di Calcutta, povera tra i poveri per vocazione.
Fioriscono e si diffondono opere di carità rivolte in modo indistinto ai poveri, ai bisognosi, ai malati, ai derelitti.
Nonostante ciò, solo nel 1950, Papa Pio XII autorizza ufficialmente la nuova istituzione della “Congregazione delle Missionarie della Carità”. Ai riflettori del mondo occidentale Madre Teresa consegna il corpo di una comunità “mondiale” dimenticato, martoriato, abusato, dilaniato e percosso. Al centro dell’agire di Madre Teresa c’è il corpo di Cristo:
Madre Teresa riceve il premio Nobel per la Pace nel 1979 e chiede che i 6000 dollari per il banchetto cerimoniale vengano destinati ai bisognosi di Calcutta.
La santificazione
L’amore e l’interesse verso Madre Teresa cresceranno e alimenteranno nuove comunità e opere di solidarietà sul suo esempio. Sarà proclamata prima Beata da Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003, poi Santa il 4 settembre 2016.
Il sentiero tracciato da Madre Teresa è teologia vivente, in carne ed ossa. Una preghiera attiva e vivificata nelle azioni d’amore rivolte in modo disinteressato verso il bisognoso, l’ultimo, il rifiutato.
Il sentiero si trasforma così in un varco di luce attraverso un mondo di tenebre e sofferenza, un ponte di speranza in un groviglio di muri burocratici che allontanano l’uomo dall’umano.
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Attualmente insegna IRC nelle scuole secondarie a Roma, collabora con l'equipe pastorale di Porto Santa Rufina per la formazione e la catechesi. Già baccelliere in teologia presso la PFTIM San Tommaso, ha approfondito gli studi di licenza in cristologia dogmatica. Dottore in Lettere e filologia moderna, è coautore di un saggio sul pensiero teologico e politico su Lutero, Calvino e Zwingl