Nella parte più buia dell’anno, la giovane martire Lucia (dal latino lux, lucis = luce) si fa portatrice di luce ricordandoci che le tenebre non potranno mai sopraffarci….
Un antico detto recita: Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia…prima del 1582, anno in cui entrò in vigore il calendario gregoriano che sostituì quello giuliano , il 13 dicembre infatti coincideva con il solstizio d’ inverno e sono davvero molte le leggende legate alla notte che cade tra il 12 e il 13 dicembre…

Caravaggio, “Seppellimento di Santa Lucia”, 1608
Nei paesi nordici, in particolare nella penisola scandinava, dove il culto della santa è particolarmente sentito, si accendono in suo onore numerosi falò e una fanciulla , vestita di bianco e con una corona di candele accese in testa, percorre le strade buie, immerse nel freddo inverno nordico, per fare luce, seguita da un corteo di giovani ragazze vestite anch’esse di bianco e con una candela tra le mani.
È molto semplice intuire che tutte le tradizioni legate alla santa abbiano a che fare con la luce, proprio nel momento dell’anno in cui il buio sembra prevalere e questo elemento scarseggia…in molti paesi del nord e del sud
In Italia, e in particolar modo in Sicilia, fortissimo è il legame a Lucia, tante tradizioni sono legate al suo nome e particolarmente dolce è quella delle letterine che i bambini scrivono alla santa, che nella notte tra il 12 e il 13, in groppa al suo asinello, si reca nelle case per portare doni e dolciumi ai bambini meritevoli.
Tante tradizioni legate alla martire cristiana, uccisa all’inizio del IV secolo durante la persecuzione di Diocleziano, affondano le loro radici in culti pagani precristiani, ci sono infatti dei punti di contatto tra Lucia, le dee scandinave Lussi e Brigit e la dea romana Lucina.
Questo si può evincere anche dalle rappresentazioni iconografiche: mentre nei paesi mediterranei la santa è rappresentata con la palma del martirio in una mano e nell’altra il piatto con sopra i suoi occhi (che ovviamente a livello simbolico richiamano la luce), e che secondo la tradizione gli furono strappati, nei paesi scandinavi e del Nord Europa, la santa è rappresentata come una fanciulla dai capelli biondi vestita di bianco con il capo adornato da una ghirlanda di candele accese ( generalmente 4, come le stagioni, o 12 come i mesi dell’anno), elementi ricollegabili alle dee nordiche legate al periodo invernale e del solstizio.

Lucia celebra la luce nel mezzo di un inverno buio. Foto:
Henrik Trygg/Johnér/imagebank.sweden.se
Molto probabilmente nei secoli passati tradizioni legate prima a queste dee sono state poi assimilate dal cristianesimo e collegate alla figura della martire siracusana.
Nel buio, che sia interiore o esteriore, lasciamoci guidare dalla luce di Lucia…a tutti buona festa….e ricordiamo: la luce torna, sempre!
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Novembre 20, 2021Teologa, studiosa di ebraismo e appassionata di astronomia. Impegnata da anni nel dialogo Interreligioso, docente di religione e docente di ebraico ed esegesi dell’A.T. presso ISSR San Matteo (SA).
