Non fatevi trarre in inganno dal titolo “L’influencer di Dio”, questo libro non è un saggio su come comunicare sui social la Parola di Dio, non è la storia di qualche influencer cattolico del ventunesimo secolo. E non si rivolge esclusivamente ad un pubblico credente.
E’ un romanzo che ha per protagonista Fabio un giovane romano Copywriter alle prese con una crisi esistenziale; ha lasciato il lavoro, non ha una compagna, non ha un progetto futuro, vivacchia nella sua svogliatezza. Il perimetro della personalità di Fabio, tratteggiato dall’autore, lo rende incredibilmente vero. Non si fa fatica, scorrendo le pagine, ad immedesimarsi in lui e a seguire il suo cammino lungo la trama.
Abbiamo trovato insolito e geniale il motivo che sorregge il racconto: “Senti Fabio, capisco benissimo cosa stai provando, ma la storia è questa: tu sei vivo e io sono Gabriele, l’arcangelo. Il Signore mi ha mandato da te perché ha bisogno di una persona che promuova il cristianesimo, vuole che la gente torni a credere in Lui. Accetti?”.
Fabio accetta il lavoro che per lui non sarà facile visto che è ateo e non sa nulla di cristianesimo. Comincerà così la sua ricerca del materiale necessario per scrivere la pubblicità. Con il suo amico fedele Antonio, che gli sarà sempre accanto, conoscerà nuove persone e mondi a lui lontani. Fabio, man mano che scorrono le pagine: “ Iniziò a pensare che forse non era lui a lavorare sul progetto affidatogli, ma era il progetto a lavorare su di lui.”
L’autore, alla sua prima prova narrativa, ha una penna leggera ricca di ironia ma che non disdegna, con il sorriso, di seminare nel lettore alcune riflessioni esistenziali trattate sempre con il tocco ironico del linguaggio romanesco e di un protagonista che appare sempre fuori contesto.
Un romanzo che vi consigliamo vivamente di leggere e forse all’ultima riga inizierete a pensare che non è la vita di Fabio che avete letto….ma la vostra!
